La prima ipotesi presa in considerazione era quella di approvvigionarsi di risorsa idrica dal mare, per mezzo di impianti di desalinizzazione, ma ciò avrebbe comportato grossi problemi a livello pratico come ad esempio la produzione di milioni di litri di “salamoia” di difficile smaltimento. L’ente Irish Water si è quindi rivolto a una soluzione alternativa e, pare, sei volte meno costosa: l’estrazione di acqua dal fiume Shannon.
Il progetto, attualmente in fase di sviluppo e con un costo ipotizzato di 1,3 miliardi di euro, prevede il pompaggio giornaliero di 330 milioni di litri dal bacino di Parteen, situato nella contea di Tipperary, che verrebbero pompati fino a Peamount (Dublino) attraverso una condotta lunga 170 km e da qui distribuiti nella rete idrica locale. L’acqua nella condotta sarà disponibile per il prelievo anche nelle contee attraversate.
Gli oppositori al progetto sostengono che bisognerebbe, piuttosto, investire su riparazioni e ammodernamenti dell’attuale rete idrica, che degli 1,67 miliardi di litri generati ogni giorno ne spreca ben 658 milioni a causa di tubazioni che perdono. Tuttavia gli esperti di Irish Water sostengono che occorra in ogni caso investire sul futuro, poiché è solo migliorando l’approvvigionamento con un efficiente sistema di pompaggio e trasporto che si eviteranno le carenze idriche.
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