Pompe Regno Unito: sistemi di pompaggio contro le miniere inquinanti
Inghilterra, Scozia e Galles furono protagonisti nell’Ottocento di una rivoluzione industriale di proporzioni immense. Basata sullo sfruttamento delle miniere di carbone e di altri ricchi giacimenti minerari del sottosuolo, dal punto di vista ambientale l’eredità di questo progresso è però molto pesante. Sono decine, forse centinaia i siti inquinati del Regno Unito che oggi devono fare i conti con suoli e corpi idrici superficiali interessati dalla presenza di ferro, zinco, cadmio, arsenico ed altri elementi nocivi alla salute.
Presso la miniera di Wheal Jane, in Cornovaglia, si sta compiendo un lavoro incredibile. Grazie all’impiego di potenti pompe che estraggono l’acqua contaminata dal sottosuolo (col tempo, infatti, le precipitazioni si raccolgono naturalmente nei condotti), è possibile portarla poi in superficie, in modo da depurarla. Compiere questa operazione è indispensabile, perché l’acqua inquinata a lungo andare può disperdersi nei terreni circostanti e contaminare le falde acquifere.
A Wheal Jane sono presenti nove pompe che rimuovono fino a 110 litri al secondo dai cunicoli della miniera, situati a oltre sessanta metri di profondità. Una volta estratta, l’acqua viene prima di tutto unita all’argilla per neutralizzarne l’acidità. Successivamente vi si aggiunge un mix di composti chimici che fanno precipitare i metalli, lasciando l’acqua limpida e purificata, pronta per essere immessa nel vicino fiume Fal. I fanghi contaminati vengono poi pompati in appositi bacini per far sì che essi non nuocciano più all’ambiente.
Questo esempio di applicazione pratica ci dimostra come i sistemi di pompaggio possano essere utili sempre. Infatti sono indispensabili non solo a livello industriale o civile, ma anche per quanto riguarda la tutela dell’ambiente.
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